Ammoderniamo le carceri italiane già esistenti

Non lo si vuole capire, ma il dramma del sovraffollamento carcerario non lo si risolve mettendo mano ripetutamente alla legge penale, con strumenti di tutela più o meno straordinari, meramente riparatoria ‘ex post’, quando ormai il pregiudizio al diritto del singolo si è già verificato.
Bisogna agire preventivamente, attuando strumenti deflattivi del procedimento penale e organizzativi che assicurino una carcerazione non in contrasto con il principio di umanità per mezzo: 1) della revisione del sistema sanzionatorio, 2) dell’incentivazione delle misure alternative, 3) delle soluzioni premiali, 4) dell’adeguamento delle strutture penitenziarie.
E' stato segnalato al Ministro della Giustizia l'ordine del giorno n. 9/02496-A/027, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 24/07/2014, finalizzato a reperire le necessarie risorse finanziarie per l'edilizia penitenziaria prevedendo, nel rispetto della normativa vigente, la realizzazione di nuove strutture solo ove necessario e, con priorità, l'ampliamento, la ristrutturazione e l'ammodernamento di quelle già esistenti, che siano adattabili, assicurando anche l'attuazione dei piani e dei programmi a tal fine previsti, evitando il ricorso a procedure straordinarie in deroga alla normativa sugli appalti di lavori pubblici.
Link all'Ordine del Giorno di Turco n. 9/02496-A/027