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Tancredi Turco

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  • Incendio alla stazione ferroviaria di Verona - Disagi e ritardi di 3 ore

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    In data 30 aprile 2015 presso la stazione ferroviaria di Verona Porta Nuova, si è verificato un guasto ad un quadro elettrico; intorno alle 17.30, con grande probabilità, una scintilla, provocava uno scoppio e successivamente un piccolo incendio ai quadri elettrici della sala impianti, sicurezza e segnalamento della stazione stessa, mandando in tilt tutti i programmi di viaggio sulle direttrici Milano – Venezia, e Bolzano – Bologna, con ovvie ripercussioni su tutto il traffico di treni in circolazione da e per la stazione di Verona.

    La stazione di Porta Nuova si blocca completamente: non c’è più energia elettrica, i treni spengono le luci, così come tutti i terminali; i viaggiatori in attesa dei treni nella stazione perdono ogni orientamento a causa anche della mancanza di annunci sonori di aggiornamento sulla situazione, in quanto non v’è nemmeno l'energia per consentirli.

    Nell'immediatezza, grazie all'intervento combinato dei dirigenti delle Ferrovie della Polizia municipale di Verona, dei vigili del fuoco e della polizia ferroviaria si riesce comunque garantire la sicurezza dei viaggiatori e lavoratori presenti in stazione.

    L'incendio di materie plastiche, quali le guaine dei cavi elettrici del quadro elettrico di comando delle segnalazioni provoca un denso e pungente fumo pregno di sostanze chimiche che rende l'aria irrespirabile.

    La polizia ferroviaria di Verona per mezzo del dirigente Maria Grazia Di Masi, spiega che il guasto elettrico ha generato il blocco dell'erogazione di energia e la conseguente paralisi della stazione con ovvie ripercussioni su tutto il traffico di treni in circolazione da e per la stazione di Verona.

    L'incendio, domato con l'utilizzo di estintori ad anidride carbonica, a detta di Walter Picco, caporeparto dei vigili del fuoco in servizio alla stazione, potrebbe presumibilmente essere stato provocato da una sovratensione ai quadri elettrici all'interno della sala controlli;
    una volta evacuati i fumi sono intervenuti i tecnici delle Ferrovie per ripristinare il funzionamento dei quadri elettrici.

    Il dirigente delle Ferrovie, in servizio riferisce che tutti i treni che si sono trovati in coda a Venezia, Bolzano, Milano, hanno accusato inevitabili ritardi poiché tutti i treni passano sulla stessa rotaia.

    Un gruppo di 600 persone, sono state fatte scendere, nella stazione di Buttapietra (Verona), da un treno Freccia Argento, questi passeggeri hanno atteso a lungo che qualcuno li informasse su come proseguire il viaggio; poi al momento dell'arrivo dei bus che avrebbero dovuto caricare i passeggeri per concludere il viaggio si è creata una grande calca e i mezzi sono stati presi d'assalto.

    Il guasto verificatosi nella trafficata stazione di Verona Porta Nuova, snodo fondamentale del sistema ferroviario italiano, sia passeggeri, sia merci, delle direttrici nord-sud ed est-ovest, ha complessivamente causato ritardi di oltre due o in alcuni casi tre ore, con l'immaginabile grave disagio di tutti i passeggeri dei treni restati bloccati sui binari ed i viaggiatori nelle stazioni in attesa dei treni in arrivo e partenza.

    Mi auguro che si colga l'occasione di per fare chiarezza sulla vicenda in merito ai dispositivi automatici di sicurezza in funzione nel sistema ferroviario anche approfondendo le eventuali responsabilità che possano venire ravvisate, in relazione alla sospensione del servizio ferroviario.

    Questo il link alla mia interrogazione sull'episodio al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
     

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